Quest’anno si decide per una vacanza “tranquilla” per cui
la scelta cade sugli Stati Uniti d’America. E’ la terza volta ma il
paese è talmente grande da permettere sempre nuove scoperte ed emozioni.
Il giro è comunque un classico, stati dell’ovest tra costa e parchi
naturali. E’ il classico viaggio di nozze anche se noi lo facciamo dopo
35 anni di matrimonio e dopo 20 anni dalla prima visita agli USA. Il
progetto è semplice, arrivo e partenza da San Francisco con un giro di
un mese sviluppato in senso orario, che alla fine sarà di circa 4000
chilometri.
Il nostro giro prevede anche la visita di alcune città, non troppe ma
comunque necessarie per effettuare gli spostamenti. San Francisco. La
più europea delle città americane, così viene definita questa variegata
metropoli ma in effetti a parte la zona Vittoriana con le classiche
villette di legno a schiera che si arrampicano sulle impervie vie che
l’hanno resa famosa, la zona più caratteristica rimane quella del
quartiere cinese. Le tappe sono le solite, giro a Lombard street per le
immancabili fotografie in mezzo alle ortensie, il giro in tram oramai
quasi solo per i turisti e la visita molto istruttiva alla ex prigione
sull’isola di Alcatraz. Immancabile anche la cena al Pier 39 a base di
crostacei e poi via. Prescott. Fermata strategica per i troppi
chilometri del trasferimento, città con qualche retaggio storico e la
presenza tipica per questi posti di molte persone che girano
tranquillamente per strada con una Colt infilata nella cintura. San
Diego. Bella città con qualche memoria coloniale e molta polizia,
considerando la vicinanza con la frontiera messicana. Polo di attrazione
una portaerei attraccata fissa nel porto con inclusi aerei e museo della
marina. Da San Diego risaliamo la costa della California fermandoci di
tanto in tanto per godere dei molti paesaggi che l’oceano ci offre.
Santa Barbara. Ma è qui che capisco finalmente il motivo nascosto nella
canzone che da giovane aveva conquistato tutta la mia generazione
“Sognando la California”. Infatti la città nella parte costiera è sempre
immersa nella nebbia per una profondità di qualche centinaia di metri,
per cui diventa chiara l’invocazione della canzone “cielo grigio su … io
cerco un po’ di blu dove il blu non c’è”. A parte le battute la città è
sicuramente è veramente piacevole, direi a misura d’uomo, la più bella
tra quelle viste. La parte coloniale è molto ben tenuta e l’architettura
in genere rispettosa dell’ambiente, insomma un posto dove ci si potrebbe
vivere. Los Angeles. Ci si può andare per due motivi, vedere Disneyland
ma lo avevamo già fatto o vedere Hollywood. Ci andiamo e la cosa più
interessante o forse l’unica è la via delle celebrità, con tanto di
stelle per tutti gli attori, cantanti, ecc… ma non per se stessa quanto
per osservare la gente che guarda estasiata questa rappresentazione “on
the road”. Per caso assistiamo alla messa in opera di una stella per un
presentatore televisivo, ovviamente a noi sconosciuto, ma qui molto
famoso. San Luis Obispo. Anche questa fermata è necessaria per i
chilometri ma si rivela una piacevole sorpresa, la città è interessante
per il clima ed il ritmo di vita. Molti giovani e spettacoli da ogni
parte ma sempre all’insegna del buon gusto, cosa molto rare negli States.
La strada che scegliamo per ritornare a San Francisco è quella costiera
ed è di sicuro una scelta valida perché pur essendo più lunga e lenta
delle varie freeway ci regala scorci sull’oceano veramente unici.
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SAN FRANCISCO |
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