Nella vita si fanno tanti e diversi tipi di viaggi,
culturali, rilassanti, stancanti, interessanti, di lavoro, spirituali,
ecc. In tutti questi anni penso di aver fatto un po’ di tutte queste
esperienze ma sicuramente quella più curiosa è quella che mi ha portato,
accompagnato da mia figlia in Olanda ad Amsterdam nell’ottobre del 1994-10.
L’occasione viene leggendo una delle solite riviste di viaggi, leggendo
le quali mi ispiro ma mi faccio anche del male per le voglie che vengono
e che rimangono per la maggior parte deluse per ovvi motivi di tempo e
di soldi. L’articolo parlava di un avvenimento che si ripeteva ogni anno
a livello europeo (questo era l’ottavo) e che consisteva nel festival
degli orsi di pezza, i famosi Teddy Bear. Il nome deriva da una
avventura di caccia del Presidente degli Stati Uniti, Teodoro Roosevelt.
La cosa era talmente curiosa e quasi irreale da colpirmi immediatamente
e da stimolare un viaggio in tal senso per partecipare all’8° Berendag.
Il giorno dopo avevo già i biglietti per due e scelto con mia figlia
(ognuno il suo) i due orsetti da portare. Forse dovevo premettere che in
casa, con grande disperazione di mia moglie, ho una collezione di orsi
di pezza raccolti in giro per il mondo. Tutto questo può sembrare forse
un po’ stupido ed anche io avevo dei dubbi in proposito ma tutto si è
ricomposto quando siamo arrivati ad Amsterdam dove nel bellissimo Parco
Botanico della città era allestita la fiera. Qui infatti l’età media era
molto elevata, cosa che mi ha consolato parecchio, cioè se ero scemo non
ero l’unico. Si capiva immediatamente che i “grandi” non erano lì per
accompagnare i figli, ma era esattamente il contrario. Nei due giorni
dell’evento ci sono state le solite gare per premiare gli orsi esposti
in base a vari criteri, bellezza, simpatia, lontananza ma quello che era
piacevole era l’atmosfera che si respirava tra gli stand dove non
mancavano le “cliniche” per i necessari restauri e le “boutique” per gli
acquisti degli accessori.
Che dire forse ho fatto male, tanti anni fa, a leggere
l’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam!
Devo anche aggiungere ad onore della logica e della
normalità che gli altri giorni li abbiamo dedicati alla visita della
città e dei suoi molti musei.
Questa avventura è poi rimasta isolata ma, ha riconferma
della varietà del pensiero umano, molti anni dopo, nel 2006, in un
viaggio negli Emirati Arabi Uniti e precisamente in un enorme centro
commerciale di Dubai, ho trovato un negozio che vendeva, oltre agli orsi
di pezza, esclusivamente accessori per loro, dalle magliette ai costumi
da bagno e dagli occhiali alle scarpe, incredibile!