Normalmente i viaggi si programmano a seconda delle proprie esigenze, che
comprendono ovviamente cose pratiche, quali le risorse disponibili sia
economiche che di tempo, il momento storico personale ma soprattutto in
base al proprio “sentire” le vacanze. Per questo motivo le Maldive non
erano mai state nei nostri programmi, anche se certamente rappresentano una delle
immagini classiche di vacanze con il sole, il mare e viste mozzafiato, ma che pur se immerse nella natura,
presentano una indubbia artificialità. Fare un paragone con il paradiso
terrestre prima della cacciata di Adamo ed Eva è forse un po’ azzardato
ma a tutti gli effetti non è neanche lontano dalla verità. In realtà,
essendo ai primi di marzo, si
cercava un posto caldo dove poterci rilassare una diecina di giorni. La prima
idea è stata naturalmente quella del Mar Rosso, già vista ma vicina ed
economica. La perplessità nasce dai recenti problemi politico
militari presenti nella zona (come sempre del resto nel Medio Oriente) e
così, forti di questo dubbio, allunghiamo il tiro ed arriviamo qui. La
vista dall’alto dell’aereo è sorprendente, anche se sono innumerevoli le
foto che ci illustrano gli atolli e le isole immerse in
una policromia di azzurri e blu che formano la Repubblica Islamica delle
Maldive. L’isola di Lankanfinolhu, nell’atollo di Male Nord, è una delle
più grosse di tutto l’arcipelago, lunga circa 900 m per 250 m di
larghezza e quindi offre di tutto dal punto di vista dei servizi, anche
perché qui ogni isola è un albergo, più o meno attrezzato secondo
classificazioni ben distinte. Come dire un paradiso suddiviso, in gironi
crescenti verso l’alto e non comunicanti, in base a quanto si è disposti
a spendere. A parte queste curiose elucubrazioni, il posto è splendido e
ci si può veramente riposare al sole o all’ombra, rilassarsi con qualche
buon libro o scrivere stupidaggini come queste che sto scrivendo. Ci si
può anche divertire con giochi vari ma non obbligatori visto che non è
un villaggio vacanza e infine “darsi una botta di vita” con i
trattamenti ayurvedici nel centro benessere annesso. E’ incredibile
pensare a come, pur conoscendo l’immutabilità del trascorrere del tempo,
si sperimenti una diversa sensibilità tra quello che passa qui e quello
che scorre insieme ai ritmi di casa. Si fa una breve immersione nella
vita reale con un’escursione di poche ore alla capitale Male, città
isola di 2 Km2 con 80000 abitanti, interamente costruita e
con un traffico pazzesco di auto e moto, incredibile. Visita a due
moschee (solo dall’esterno), acquisti al mercato alimentari e via. |
Che dire se vale la pena, se la vacanza vale il viaggio, peraltro non del
tutto economico non potendolo facilmente organizzare in proprio.
Certamente il posto è splendido e poco contaminato dall’uomo anche se
ovviamente molto sfruttato visto che il turismo costituisce il 70% delle
entrate delle Maldive, il resto è pesce. Proprio per questo la cura
dell’ambiente è decisamente buona, basti pensare che la sabbia per le
nuove attività sulle isole viene importata dall’India! Il mare,
onnipresente, è alla base di tutto, a pochi metri da riva, in piccoli
gruppi corallini, si possono già vedere miriadi di piccoli pesci tipo
quelli degli acquari, che vengono a mangiare in mano il pane che gli si
mette a filo d’acqua.
Questo per non parlare delle vere attività di immersione (snorkeling o
diving) per gli appassionati. |