INDIA - 2009
 NORD OVEST - Luoghi sacri

Terza tappa è la città di Dharamsala o meglio Mc Leod Ganj, che pur non essendo una città santa è la sede politica e religiosa del governo tibetano in esilio, in sostanza una piccola Lhassa. Qui a causa della forte presenza di esuli, tutto sembra Tibet, la gente i monaci, i prodotti nei negozi e le piccole attività artigiane, come ad esempio quella dei tappeti. Purtroppo la tensione politica che grava su questa situazione crea un certo disagio che si tocca principalmente nella visita al grande tempio buddista, al quale si accede dopo una serie di innumerevoli visite e controlli. Anche l’eccesso di turisti crea un certo effetto negativo, ci sono più centri internet che alberghi e ristoranti, ma la visita ne vale la pena anche perché ci permette di conoscere direttamente la realtà di disagio di questo popolo. Ultima tappa Amritsar, città sacra dei Sikh, famosa per il suo tempio d’oro. Il Sikhismo è una religione relativamente recente nata attorno al 1500 da un sincretismo tra l’Induismo e l’Islamismo (con qualche ispirazione dal Jainismo, dal Cristianesimo, dal Zoroastrismo e dal Giudaismo) voluta al fine di ridurre le tensioni dovute all’invasione dell’India da parte dei mussulmani. Il tempio d’oro è al centro di un lago artificiale quadrato a sua volta nel centro storico e caotico della città ed è la meta di un continuo pellegrinaggio da parte di migliaia di fedeli provenienti da tutto il paese che, giorno e notte, fanno la coda per un breve giro o per una sosta di meditazione e di preghiera in questo luogo sacro. Nel lago si ripetono le tradizionali abluzioni o immersioni nell’acqua, ritenuta anch’essa sacra, proveniente da una sorgente fuori città. La visione del tempio, sia dall’esterno che dall’interno, è veramente uno spettacolo incredibile infatti, oltre ai marmi pregiati che compongono tutto il complesso, il tempio è ricoperto interamente da lastre d’oro puro di un certo spessore. Questo produce effetti ottici notevoli e sempre diversi a seconda delle ore della giornata ed in particolare al tramonto, che dopo la visita ci godiamo dalla terrazza dell’albergo che si affaccia sul lago. Insomma non c’è solo il Taj Mahal o il tempio Jainista di Ranakpur a poter attirare l’occhio di un occidentale sulle bellezze architettoniche dell’India. Il complesso del tempio comprende anche una enorme mensa, con adeguata cucina, che fornisce quotidianamente pranzi a circa 40.000 persone, gratuitamente e senza alcuna preclusione sociale o religiosa. Qui sono tutti volontari ed il cibo è acquistato grazie alle donazioni dei pellegrini ed ad una decima fornita dai più abbienti. La città, essendo di fatto un posto di frontiera con il Pakistan ed a pochi chilometri dalla grande città di Lahore, ci riserba una particolare curiosità, qui infatti tutte le sere al tramonto sulla linea di frontiera, che peraltro è chiusa al traffico, si effettua un curioso spettacolo. Le due parti del confine sono allestite con lussuose gradinate per ospitare gli spettatori che così, dopo varie manifestazioni di gioioso nazionalismo da parte degli indiani e un po’ più serie da parte dei pakistani, dopo aver aperto i due lucidissimi cancelli, assistono all’ammaina bandiera congiunto tra le due polizie di frontiera, vestite con lussuosissime e simili divise.

Vita quotidiana    
MC LEOD GANJ    
AMRITSAR    
La cosa è ovviamente curiosa visto che i due paesi sono di fatto in guerra, anche se non dichiarata, per i problemi legati al Kashmir.