Ci sono idee di viaggi che rimangono per anni nel cassetto
dei desideri sino ad un momento particolare nel quale finalmente si
realizzano. In questo caso a fare da catalizzatore è l’acquisto odi una
nuova moto con la quale decidiamo di fare il giro di alcune isole della
Grecia nell’arcipelago delle Cicladi. E’ quasi autunno ed infatti
partiamo sotto un acquazzone che ci accompagna sino ad Ancona da dove ci
imbarchiamo per Patrasso. Da lì una tirata sino ad Atene, con una
fermata d’obbligo sul canale di Corinto che è sempre uno spettacolo
notevole, per poi iniziare il giro vero e proprio che costruiamo sul
momento senza problemi visto il gran numero di traghetti che solcano
l’Egeo. Facciamo quattro tappe in quattro isole abbastanza diverse tra
di loro per soddisfare la curiosità della conoscenza di posti che hanno
visto nascere e svilupparsi la cultura occidentale e per natura
splendidi.
MIKONOS Bella, sensuale e cosmopolita, luogo preferito di un
turismo una volta snob ed ora in parte decaduto, che affianca agli
angoli tipicamente mediterranei i negozi più lussuosi per ogni tipo di
esigenza e portafoglio. Dal terrazzo di legno della camera, che prendiamo
in una casa fuori dal centro, si gode una stupenda vista sul paese
sottostante e del mare che lo lambisce, è sempre uno spettacolo molto
bello che alla sera, con il tramonto che rende tutto sfumato di
rosso, diventa affascinante. L’isola al di fuori del capoluogo è quasi
deserta, a dimostrare di come il turismo spesso centralizza tutte le
attività in un solo posto.
DELI In realtà le isole viste sono cinque perché non poteva
mancare l’escursione, anche se di un solo giorno, sull’isola che è
stata, con il suo santuario, uno dei maggiori centri religiosi, politici
e commerciali del periodo ellenico, ellenistico e romano. Il sito è
abbastanza mal ridotto dal tempo e dall’incuria ma il significato
storico rimane. Inutile descrivere, perché deve solo piacere, la
sensazione nel girare nel silenzio di quelle antiche pietre.
PAROS L’isola è tra le più grandi dell’arcipelago ed è
interessante a partire dal capoluogo Parikia che visitiamo gironzolando
a piedi tra le case bianche o dai colori veneziani adagiate su di una
altura rocciosa. Con la moto giriamo piacevolmente il resto dell’isola
che presenta vari siti interessanti sia risalenti al tempo degli antichi
greci sia del basso e alto medioevo. Anche le spiagge sono gradevoli e
ne approfittiamo visto che per fortuna le temperature sono ancora quelle
estive. Troviamo pochi turisti in giro ma dopo il bagno di gente fatto a
Mikonos non è del tutto spiacevole.
NAXOS Questa è un’isola complessa nella sua moltitudine di paesi
e villaggi che la animano, oltre all’omonimo capoluogo famoso per il “Portara”
che è il resto del tempio greco di Apollo e del Kastro il castello
veneziano che lo domina e dal quale si gode di uno splendido panorama.
Questo per dire quanta parte di storia è passata da queste parti,
lasciando tracce visibili in ogni angolo dell’isola. La visitiamo con
calma come si compete ad un posto che ha visto tanto e che ha ancora
molte cose da offrire.
SANTORINI Lasciamo per ultima Thira, l’antica Thera, sia perché è la
più lontana e logisticamente si presta ad un giro circolare, sia perché
è sicuramente la più bella e caratteristica. Già all’arrivo con il
traghetto, che si infila in quello che è il resto della caldera del
vulcano esploso nel secolo XV a.C. creando uno dei primi maremoti
documentati e la conseguente scomparsa della civiltà Minoica a Creta. Lo
spettacolo è incredibile. Sul mare di un intenso blu scuro si stagliano
i bordi a strapiombo di nere rocce laviche del vulcano e su tutto una
cornice di piccoli paesi fatti di case di un bianco abbacinante. Si
rimane veramente senza parole. La salita dal porto di attracco alla
cresta ha il suo fascino visto lo strapiombo che percorre, ma arrivati
in cima lo spettacolo dal bordo è nuovamente strabiliante, ma purtroppo
lo sono anche i prezzi degli alberghi con vista esclusiva, per cui lo
prendiamo all’interno. Gironzolando per i vari paesi sulla cresta, da
Firà ad Io, ci accorgiamo che sicuramente il 90% delle cartoline che
raffigurano la Grecia, nel classico contrasto di bianco e blu, sono
state scattate a Santorini. In effetti per un fotografo gli scorci che
si presentano dall’alto, con lo sfondo blu del mare, il bianco delle
case e l’azzurro delle cupole delle chiese, sono incomparabili. Inutile
dire che i tramonti dall’alto del bordo sono tra i più spettacolari che
si possano immaginare. Dalla cresta scendiamo con gradualità verso
l’altra costa dell’isola percorrendo un paesaggio bucolico inaspettato,
fatto di vigne ed uliveti, che termina su deserte spiagge pietrose.
Altra meta imperdibile sono le rovine dell’antica città di Thera,
sepolte dall’esplosione del vulcano sotto uno strato di 5 m. di pietra
pomice, rimanendo così praticamente intatta come una sorta di piccola
Pompei.
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