L’Egitto del Mar Rosso è la meta privilegiata, quasi
unica, per chi vuole godere di un clima caldo e di un mare splendido in
pieno inverno a prezzi ragionevoli, ma è anche il posto dove il turismo
è incanalato quasi obbligatoriamente sugli stereotipati sentieri del
divertimento ad ogni costo. Anche nel secondo viaggio che facciamo,
scegliamo la costa africana del Mar Rosso, meno sviluppata
turisticamente (almeno per quanto riguarda il sud), scegliendo un
albergo isolato, ovviamente sul mare, ma abbastanza vicini a zone
abitate. questo per permetterci alcune piccole escursioni. Siamo a sud
di Marsa Alam, molto isolato ma molto interessante. Scendendo verso sud
si incontrano le rovine della vecchia città di Berenice, forse legata
alle ricchezze della regina di Saba ma ora un porto insabbiato sul quale
si adagia un piccolo villaggio. Proseguendo si trova la città di Bir
Shalatin ai confini con il Sudan, in effetti una zona franca, famosa per
il suo mercato dei dromedari che vengono venduti dai sudanesi agli
egiziani che li allevano e li rivendono successivamente agli altri paesi
del nord Africa. Città di baracche di legno e lamiera sperse nel nulla
ma anche in questo caso con un certo fascino. Rimane il mare, ma che
dire di una cosa vista su tutte le cartoline e le pubblicità turistiche,
molto bello e con una vista sottomarina notevole. Unica variante, da non
trascurare, è che molta di questa bellezza dipende dalla posizione della
barriera corallina a volte troppo lontana e a volte troppo vicina e
dalle maree che possono anche prosciugare completamente la zona balneare
trasformandola in un acquitrino. Ma come sempre la fortuna aiuta gli
audaci, a noi è andata bene in entrambi i casi.